mercoledì 28 febbraio 2007

eppure, sentire. per il max







Ciao Max questo post lo dedico a te.


è un post bislacco scritto alle una e dieci by night. Ho in testa la canzone di Elisa "eppure sentire", e mi viene un idea: e se noi prendessimo una poesia e provassimo a cercare delle immagini che la descrivessero? o che fossero in contrasto con quello che dice? e' difficile a quest'ora della notte pensare ad una poesia...ma fra qualche minuto verrà a farmi visita....cerco un poeta o una poetessa, ma potrei inventarla li per li. ah ecco ora lei c'è.....




Milioni di libri


laggiù nella valle


riposti, sdraiati


nelle case,


aperti sui tavoli,


abbandonati nelle cantine.


segnati dalle matite


letti al chiaro di luna,


o sui sassi di una spiaggia.


Pagine al vento, sulle terrazze


bagnati di lacrime.


Libri scritti a mano


o in algida carta stampata.


Gli scrigni delle parole.








Poesia due: 3 agosto 2003.




"Caffè"




Odore di caffè.


Sera.


Il Jazz di Jarret,


la sigaretta.


Tutto è perfetto


Il pianoforte sgrana tasti come


collane di perle.


La sera


in un locale


caldo di città d'agosto.


Sogno il fresco autunno,


la tosse.


E intanto il caldo passa


fra le mie dita


assieme al fumo.


Una specie di trilobite


attraversa il tavolo


Caldo


Caffè


Sorseggio.


Il nero del petrolio


in una tazza verde.


Il tavolo


pacchetto di sigarette


chiacchere


si parla di viaggi


vivo così.


siamo indispensabili gli uni agli altri.


Scrivo a matita,


non credo nell'ichiostro.


Ho l'anima ormai strampalata


non riuscira a chiudere occhio


Era macchiato?


o liscio?


Corretto come un compito in classe?


Ristretto come un vestito largo


su di una donna larga?


Cucchiaio


zucchero,


dolcetto.


Lavoro in un bar


Girare sempre la tazzina e la maniglia


verso il cliente.

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